Storia di un quartiere…

di un Santo e di un pittore tanto geniale quanto irascibile…
Il Comune di Quinto al mare, il cui nome significa a cinque miglia dal centro di Genova era, fin dal 1033, un Borgo marinaro autonomo dal glorioso passato (secondo alcuni, smentiti peraltro dalle fonti storiche, avrebbe dato i natali anche a Cristoforo Colombo).
Nel 1926 per volere di Mussolini fu inglobato nella “Grande Genova” che si estendeva da Voltri a Nervi.

Sorge alle pendici del Monte Moro da cui degrada sulla costa. Tra la spiaggia e la Torre di avvistamento dei Saraceni svetta sulla scogliera il trecentesco oratorio di S. Erasmo, protettore dei naviganti.

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“La chiesa di S. Erasmo adagiata sulla scogliera di Quinto”.
Il Santo è infatti raffigurato durante il salvataggio da un naufragio.
L’opera è di Pieter Mulier, pittore secentesco olandese, meglio noto come il “Tempesta” per la capacità di ritrarre le navi in balia delle onde.
                                                                Al Museo Galata sono esposte numerose sue tele.

All’interno della chiesa merita una sosta il settecentesco Crocifisso ligneo del Maragliano, l’insuperato maestro celebre per le casse processionali e per il Presepe della Madonnetta.

Tornando invece al pittore “orange” sorge il dubbio che invece il suo soprannome fosse dovuto al carattere litigioso e violento visto che, accusato di aver ucciso la moglie, trascorse alcuni anni nelle celle della Torre Grimaldina a Palazzo Ducale.
 

 

 

2 pensieri riguardo “Storia di un quartiere…”

  1. Sant’Erasmo protettore dei naviganti,infatti in passato il nome era abbastanza diffuso sulla Riviera di Levante. Fra i molti pittori famosi che sono stati in Liguria mi pare che nessuno sia mai stato accusato di omicidio.

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