Non nasce proprio sotto la Lanterna, ma l’Olandesina è diventata nel tempo uno dei prodotti più golosi della pasticceria genovese. La sua storia comincia negli anni Sessanta a Novi Ligure, nel laboratorio della storica Pasticceria Elvezia, dove Mario Demicheli, nonno dell’attuale pasticcere Matteo, crea questa delizia dal cuore morbido e dal gusto irresistibile.
Non a caso Elvezia è il nome aulico della Svizzera che associato alla pasticceria richiama qualità artigianale, tradizione e maestria dolciaria.
La ricetta originale è infatti ancora gelosamente custodita nell’antico ricettario dell’Elvezia e tramandata di generazione in generazione.
Ma cosa rende davvero genovese l’Olandesina? Il suo spirito anti-spreco, proprio come la cucina della Superba: nasce infatti dal recupero degli avanzi della pasta dei croissant, trasformati con ingegno e creatività in un dolce ancora più buono. Un piccolo capolavoro che profuma di buonsenso e dolcezza.
Curiosa è la genesi del nome che con quella forma a treccia arricchita dalla crema, ricorda le acconciature tipiche delle contadine olandesi con le bionde trecce -appunto-avvolte nelle tradizionali cuffiette bianche.

Proprio come la protagonista di un celebre carosello anni ’60 della Mira Lanza il cui ritornello recitava “Mira Mira l’Olandesina”. Io ne ho ricordo in una versione un p0′ più recente del 1980 con il garbato contributo di Corrado Mantoni (il famoso presentatore fra i Padri della Rai tv).
A titolo di cronaca la Mira Lanza, azienda leader nel secolo scorso nella produzione di detersivi, aveva il proprio stabilimento principale a Genova (un altro importante sito produttivo si trovava a Mira in Veneto, di qui il gioco di parole dello slogan) Rivarolo in via Lepanto in Val Polcevera.
Dal 2023 parte di queste aree dismesse, al fine di riqualificare il quartiere, sono state riconvertite in parco con spazi verdi e zone ricreative.
Dal basso Piemonte o -come dico io- dall’alta Liguria, passando per la Svizzera, fino ai Paesi Bassi, l’Olandesina, prima di approdare nella nostra città, ne ha fatta di strada!
Ancora oggi protagonista nelle vetrine delle pasticcerie e nei vassoi del bar allieta la colazione (in alternativa al classico focaccia e cappuccino) dei genovesi.
Perfetta dunque per colazione o per una merenda che sa di casa, è un pezzo di Liguria da gustare, dove tradizione, storia e bontà si intrecciano – proprio come la sua forma.
In Copertina: anche il campanile delle Vigne vorrebbe assaggiare l’Olandesina.

















