Quando al molo Giano c’era la Torre dei Piloti dal 1937 vegliata dalla statua della Madonna della SS. Concezione che sovrintendeva a tutte le attività portuali. La Vergine scolpita nel 1638 da Bernardo Carlone era in origine collocata a ornamento della Porta della Lanterna e, quando questa nel 1877 fu demolita, venne temporaneamente trasferita nell’Oratorio di Sant’Antonio della Marina.
Poggiava su un basamento di teste di cherubini da cui spuntava una mezzaluna. Nella mano destra impugnava lo scettro mentre, nella mano sinistra reggeva il Bambinello con in mano il globo”.
Fra la metà degli anni Novanta e il 1997 la vecchia torre venne affiancata dalla nuova concepita sia come sede del corpo piloti che come centro di coordinamento di un’area ininterrotta di 22 chilometri di fascia costiera dedicata alla movimentazione di persone e merci dello scalo genovese.
La nuova torre alta 50 metri aveva una sala di controllo, di 165 metri quadri di superficie, che si stagliava, per meglio controllare l’arco portuale, a 40 metri dal suolo.
L’area portuale genovese è dotata di circa 20 terminal privati attrezzati per accogliere ogni tipo di nave per ogni tipo di merce: contenitori, merci varie, prodotti deperibili, metalli, forestali, rinfuse solide e liquide, prodotti petroliferi e passeggeri.
Il Corpo Piloti è attivo 24 ore al giorno, tutto l’anno ed è composto da 22 membri che hanno a disposizione 6 pilotine. La loro sede era la torre sulla testata del Molo Giano dotata di ogni moderna strumentazione possibile immaginabile. Si legge sul sito del Consorzio: «La sala controllo è provvista di impianti VHF per l’ascolto simultaneo dei canali di soccorso e di quelli di uso portuale, di impianti telex e fax, stazione meteo oceanografica automatica e di impianti AIS (Automatic Identification System) per la copertura dell’intera area portuale»
Il 7 maggio 2013 a causa di una manovra errata della la moto nave Jolly Nero che urtò la torre piloti, la loro sede crollò e alcuni di loro persero tragicamente la vita.