Storia del terribile…

Sacco di Genova… di un Papa… e di un perdono non concesso “Nec possum, nec volo, nec debeo”….
Nell’anno del Signore 1522 Genova, ancora sotto l’influenza francese, divenne obiettivo spagnolo e subì l’onta dell’occupazione e del saccheggio.
A parte San Lorenzo, qualche altra chiesa, San Giorgio, la Dogana e il Porto non vi fu abitazione o luogo sacro che non venisse violato.
Causa di tale violenza fu l’esasperazione dei comandanti imperiali di fronte al protrarsi delle trattative di pace.
Infatti la sera del 30 maggio i dodici ambasciatori genovesi, inviati per concordare la resa, posero troppi vincoli cosicché Prospero Colonna, Francesco Sforza, i Fieschi fuoriusciti e il Marchese Pescara, senza remore, assaltarono e devastarono la città.
Alcuni mesi più tardi il neo eletto Papa Adriano VI passando da Genova e osservando la miseria in cui era caduta la Superba negò l’assoluzione richiesta dal Pescara e dal Colonna per il loro misfatto.
“Non posso, nè voglio, nè lo debbo”…
queste furono le sue lapidarie parole…

Un commento su “Storia del terribile…”

  1. Dev’essere stato un periodo terribile per Genova e soprattutto,immagino,per i genovesi,i comuni cittadini i quali soffrono sempre per i disordini e le rivolte di cui non sono colpevoli.

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