Una “voce” rossoblù… anzi “The Voice”…

Frank “The Voice” Sinatra, di padre siciliano e madre genovese (di Rossi di Lumarzo) era un grande amante di Genova e del Genoa.
Non perdeva occasione la domenica, terminato di assistere alle partite di baseball, di chiamare in Liguria per sapere cosa avesse fatto il suo amato Grifone.
Sinatra infatti, a causa del suo forte legame materno, ha sempre considerato Genova la propria patria. Quando era in tournée in Italia faceva di tutto per capitare in città e cenare da “Zeffirino” del quale esportò il pesto negli States.

"Francobollo commemorativo di Sinatra".
“Francobollo commemorativo di Sinatra”.

Quando morì nel 1998, in suo onore, Las Vegas spense le luci una notte intera e New York illuminò di azzurro (il colore dei suoi leggendari occhi) l’Empire State Building.
Interrogata in proposito la figlia, per sapere se Frank avrebbe apprezzato, costei rispose:

Certo che si, ma se avessero proiettato le luci rossoblù, papà avrebbe gradito ancor di più…”.
The Voice volle affrontare infatti “l’ultimo Viaggio” per raggiungere, stella fra le stelle, il suo posto nel firmamento indossando una cravatta rossoblù.

2 pensieri riguardo “Una “voce” rossoblù… anzi “The Voice”…”

  1. Sinatra e’ ancora adesso uno dei miei cantanti preferiti.E’ bello sapere che si sentisse un po’ genovese.

  2. Quando è venuto a cantare a Milano, siccome sua mamma gliene aveva parlato spesso, si è fatto portare gli amaretti da Sassello.

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