Il nome della città di Monaco deriva dalla denominazione voluta nella notte dei tempi dai Fenici, che la chiamarono in greco Monoikos “Una casa sola”. Da sempre territorio delle tribù dei Liguri, nel 600 a.C. in omaggio alle fatiche di Ercole, venne ribattezzata dai greci di Marsiglia che l’avevano occupata Portus Herculis Monoeci. Il figlio di Zeus infatti, di ritorno dalle sue leggendarie fatiche, proprio dopo il Rodano aveva dovuto arrestarsi di fronte ai Liguri.
Sebbene non abbia alcun legame con l’origine etimologica del nome il termine monaco ricorre curiosamente a proposito dell’insediamento della famiglia Grimaldi, tuttora casata regnante dell’anacronistico Principato.
Francesco Grimaldi esponente di spicco della famiglia guelfa, una delle quattro più influenti della città (Fieschi guelfa e Doria e Spinola ghibellina, le altre tre), nel 1297 in occasione di una delle frequenti lotte intestine salpò alla volta della Rocca di Monaco.
L’ammiraglio detto il “Malizia” per la sua astuzia, con uno stratagemma, aiutato da un parente membro del drappello di guardia, riuscì ad introdursi nella fortezza vestito da monaco e a conquistarla.
Da allora fino ai giorni nostri con alterne fortune, interrotti in alcuni brevi periodi i Grimaldi hanno gradualmente perso contatto con la madrepatria e regnato sul Principato.
Bel racconto.
Una bella descrizione della conquista della rocca di Monaco,ci sarà ancora sangue Grimaldi negli attuali regnanti?E pensare che io avevo letto non so dove che i Grimaldi erano dei pirati.
Infatti anch’io l’ho ricordato nel racconto “La tomba dei traditori”.
La pirateria, a quei tempi, era un’attività esercitata da molti. Una nave che non aveva avuto fotruna con il commercio, se capitava l’occasione, faceva fuori il carico di un’altra. Poi c’erano comunità rivierasche che assalivano le navi di passaggio, che proprio per difendersi meglio viaggiavano in convoglio. Le due principali basi piratesche liguri, nel medio Evo, erano Porto Venere e Monaco. Ciò non toglie che la famiglia Grimaldi fosse una delle più antiche e nobili del genovesato.
Complimenti una storia veramente affascinante… Io sono genovese ma non ne avevo mai sentito parlare
Grazie a Pier e Sergio per il loro apprezzamento e contributo.
Come sempre Vittorio ci spiega bene “come” si evolve la Storia. Pirati ? Sì, i Grimaldi lo erano, come gli Spinola o i Pallavicino e tanti altre famiglie Genovesi (bisogna anche esaminare DOVE e contro CHI si esercitava la pirateria – ovviamente verso Saraceni, Veneziani e loro alleati era non solo tollerata, anzi, incentivata), comunque non bisogna dimenticare i Grimaldi rimasti a Genova, ai tempi di Andrea Doria uno era soprannominato “il monarca” tanto era ricco.
Bellissimo racconto ..ora sono francesi. .ma capiscono bene l’italiano. .