Salita alla Spianata di Castelletto conduceva all’omonima zona che in epoca romana era chiamata monte Albano.
Agli albori del X secolo questa contrada disabitata si trovava fuori le mura ed era puntellata da una torre difensiva nominata – appunto – Castelletum.
Fu a partire dal XIII sec. che sulle pendici del monte Albano, nel frattempo inglobato nella cinta muraria, iniziarono a costruirsi le prime case.
Il castello raggiungibile da salita San Gerolamo o da una strada che si dipanava dalla Zecca, iniziò ad ingrandirsi fino a raggiungere nel ‘500 le fattezze di un imponente fortezza con quattro torrioni, cinto da un secondo ordine di mura e torrette minori.
Laggiù in fondo alla discesa il mare, il porto, la Lanterna, Genova.
La Grande Bellezza…
“Genova mia città intera.
Geranio. Polveriera.
Genova di ferro e aria,
mia lavagna, arenaria.
Genova città pulita.
Brezza e luce in salita.
Genova verticale,
vertigine, aria scale”
(Cit. da “Litania” di Giorgio Caproni)
La Grande Bellezza.
Foto di Leti Gagge.
In via salita dell’acquidotto angolo piazza dietro i forni c’è una scala di metallo murata, inutilizzabile. Ne sa qualcosa? Grazie mille
Ciao Paolo, è una scaletta in ferro battuto che serviva all’accesso alle vasche di raccolta delle acque per ispezioni.