A Villa del Principe il loggiato che si affaccia sul giardino è superbamente decorato da Perin del Vaga. Si tratta della celeberrima “loggia degli Eroi”, un cinquecentesco tributo di affreschi ad Ansaldo, Martino, Oberto, Lamba, Pagano… gli illustri avi della Casata.
La loggia degli Eroi era posta originariamente in posizione assai scenografica perché le cinque arcate erano rivolte sul giardino sottostante e direttamente sul mare. La sala costituiva lo snodo logistico che consentiva l’accesso all’appartamento del Principe a ponente e a quello della moglie Peretta Usodimare a Levante.
La scena concepita sulle pareti in tripudio di stucchi e colori raffigura dodici guerrieri, in vesti di antichi Romani (tranne uno, in armatura contemporanea), ben riconoscibili come membri della famiglia D’Oria grazie agli scudi recanti lo stemma del casato, un’aquila nera su campo oro e argento, e sono specificamente identificati come eroi del casato dall’iscrizione che li sovrasta:
“PRAECLARAE FAMILIAE MAGNI VIRI MAXIMI DUCES OPTIMA FECERE PRO PATRIA” (“I grandi uomini dell’illustre famiglia, capi supremi, fecero cose ottime per la patria”).
All’interno delle cinque volticelle che coprono la loggia sono rappresentati, in ottagoni circondati da stucchi finissimi (ispirati alla Domus Aurea di Nerone), esempi classici di patriottismo romano, celebri episodi di sacrificio di sè per amor di patria, di cui sono protagonisti Orazio Coclite, Tito Manlio Torquato, Marco Curzio, Furio Camillo e Muzio Scevola. Le figure dei D’Oria realizzate da Perin del Vaga, al secolo Giovanni Bonaccorsi, risentono in maniera evidente delle influenze medicee michelangiolesche.
La Grande Bellezza…