L’indirizzo ufficiale di palazzo Gio. Batta Saluzzo corrisponde al civ. n. 7 di Via Chiabrera. In realtà l’edificio si trova nella piazzetta dei Giustiniani, di fronte al celebre omonimo palazzo di Marcantonio.
Nel palazzo costruito nel 1580 spettacolare è l’atrio con volte e colonne doriche che adornano lo scalone loggiato per due piani nobili.
La piccola edicola votiva rappresenta una statua della Madonna Incoronata che poggia su nubi da cui spuntano alcuni cherubini alati. Ai piedi della Vegine degli ex voto uno dei quali pende dalle sue mani.
Sullo sfondo s’intravede un minuscolo cortile con una grottesca di pietre e conchiglie con mascherone marmoreo.
Particolare poi, sul fastigio a riccioli e ghirlande di fiori e frutti, uno stemma nobiliare con l’aquila e una corona in ferro battuto.
La Grande Bellezza…
In copertina: Foto di Stefano Eloggi.
Grazie, è possibile sapere qualcosa di più riguardo all’edicola votiva? L’autore forse è chiedere troppo ma a livello invece di tipologia simbolica in rapporto alle edicole dell’epoca per esempio.
Ciao Filippo,nelle case dei nobili genovesi era consuetudine avere pregadio privati ed edicole votive nei cortili. L’autore dell’edicola non lo conosco ma sicuramente, essendo la Vergine rappresentata con i paramenti da regina, è della seconda metà del ‘600, inizio ‘700. Dopo l’elezione della Madonna a Regina della città, avvenuta nel 1637, la Vergine venne rappresentata sulle principali porte cittadine e in ogni caruggio. Fiorirono così botteghe di scultori che si specializzarono in quest’arte. Fra i principali I Piola (Pellegro e Domenico) e gli Schuaffino (Berbardo e Feancesco).
Grazie Vitto, leggo solo ora la tua interessante risposta.