Una ragazza cammina pensierosa mentre dietro due uomini discutono tra di loro. Sullo sfondo passeggiano altri passanti. In quel tratto la copertura di Sottoripa non c’è più, rimangono solo desolazione e macerie ma per lo meno il calpestio dei loro passi e il suono delle loro parole non è più cadenzato dal rumore delle sirene degli allarmi antiaerei.
Quando, a partire dal 1893, si procedette a rivoluzionare tutto l’antico assetto del fronte mare con i riempimenti per l’edificazione della Circonvallazione a mare (Corsi Quadrio e Saffi).
Sparirono all’altezza di Via Ponte Calvi fino a Vico Morchi, le costruzioni sopra il porticato e con esse le tracce dell’antico acquedotto medievale lungo il percorso dell’originale romano. Nel tratto compreso tra Vico del Serriglio e Via al Ponte Reale se ne possono ancora oggi ammirare brani superstiti.
Quando parte del millenario porticato venne cancellato dalle bombe e, soprattutto, dal colpo di grazia, ancora oggi un’offesa inaccettabile al nostro panorama, inflitto dal Ministero della Pubblica Istruzione quando nel 1950 innalzò, incastonato fra le torri medioevali, quell’indescrivibile mostro architettonico di cemento che si affaccia molesto ed estraneo in Piazza Caricamento.