Sotto il transetto destro in fondo alla chiesa di S. Maria di Castello, proprio accanto alla tomba dell’emerito medico Demetrio Canevari, si accede alla sacrestia e al suo magico mondo di arredi settecenteschi, passaggi segreti e opere d’arte.
Di queste la prima è già di per sé l’elaborato portale marmoreo di scuola toscana che ne nobilita l’ingresso realizzato nel 1452 dal maestro Leonardo Riccomanno su progetto di Giovanni Gagini.
In alto sulla cornice due angeli sorreggono il cartiglio in cui sono elencate le donazioni elargite dai Grimaldi al convento e come, di conseguenza, quella in origine fosse la loro cappella gentilizia.
Il “portale maggiore” così viene identificato dagli storici dell’arte è tutto finemente intarsiato in tripudio di decori di raffinata maestria: putti e motivi floreali si susseguono in un trionfo di rara bellezza.
Foto di Bruno Evrinetti.