genova, del mondo padronaâ¦
âLe Ninfe dâArno e lâAdriatica Dea, (1)
Grecia, che tenne le insegne latine. (2)
Le contrade Siriache e Palestine, (3)
e lâonda Eussina e la Partenopea (4)
lâaudace industria tua regger dovea
Che superolle; e dâ Asia ogni confine,(5)
dâAfrica e dâAmeriche le marine,
e ciò che senza te non si sapea. (6)
Ma tu, a te strana, le vittorie lasci (7)
Per picciol premio ad altri, però châai (8)
Debole il capo e le membra possenti.
Genova, del mondo donna, se rinasci (9)
Di magnanima scuola, e non avrai (10)
Schiave aâ metalli le tue invitte gentiâ.
Erudito sonetto scritto nel 1601 dal filosofo calabrese Tommaso Campanella sulla grandezza della Superba limitata dallâavidità dei suoi abitanti. Le note e le spiegazioni sono dellâautore stesso.
1) Le Ninfe dâArno sono pisa e Livorno e lâAdriatica Dea venezia superate dallâintraprendenza genovese.
2) Per Grecia sâintende Costantinopoli presa dai genovesi
3) E molte conquiste in Siria, Palestina, con le Crociate in Terrasanta.Â
4) Lâonda Eussina ovvero il Mar Nero e Partenopea (napoli) il cui re fu dai genovesi catturato e consegnato ai milanesi.
5) In quei territori esplorati per primi dai genovesi che con quei popoli intrecciarono rapporti commerciali.
6) Grazie a cristoforo colombo che cambiò la navigazione, Genova dovrebbe essere signora di queste Indie Occidentali.
7) A te strana, talmente grande da essere al contempo dentro e fuori di te stessa
8) Le vittorie lasci⦠Genova quanto ha preso lâha dato aâ principi stranieri per danari.
9) Donna dal latino Domina ovvero Signora del mondo.
10)Â Se rinasci Genova, regina del mondo, non avrai le tue invincibili genti serve del denaro.