Edicola in Vico del Fieno

Vico del Fieno per tutto il XIII sec. era il luogo dove si pesava e smistava il fieno per le numerose e vicine scuderie. In epoca più recente veniva invece popolarmente identificato come “o caroggio di camalli”.

Qui all’angolo con Piazza Soziglia si trova la secentesca edicola della Madonna della Misericordia.

Il piccolo tempio presenta un classico tabernacolo con timpano curvo spezzato dal trigramma di Cristo. Alla base la mensola è sorretta da tre imponenti angeli.

Edicola di Vico delle Vigne

Nella lunetta della porta laterale della chiesa delle Vigne che si affaccia sull’omonimo Vico è possibile ammirare uno splendido dipinto, opportunamente protetto da un vetro, di Domenico Piola.

Si tratta infatti di una secentesca Madonna col Bambino di straordinaria bellezza attribuita al celebre pittore genovese.

I colori degli angeli ai piedi della Vergine risultano sbiaditi mentre la tenera e dolce espressione dei protagonisti è rimasta, per fortuna, immutata nei secoli.

La Pietà in Piazza inferiore di Pellicceria

In Piazza inferiore di Pellicceria sul lato (oggi retro della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola) che un tempo costituiva l’ingresso originario dell’edificio campeggia uno straordinario capolavoro.

Il superbo portale che nobilita l’accesso presenta lesene decorate con teste di leone e metope adorne di mascheroni, elmi e un cartiglio con il trigramma di Cristo e il monogramma di Maria con l’epigrafe:

“Decus Primum Exornata Domus”.

Ma è sul timpano curvo spezzato che si può ammirare scolpito in un medaglione marmoreo ovale il rilievo di una commovente Pietà sopra un letto di fiori.

La pregevole immagine fu commissionata dal marchese Paolo Francesco Spinola allo scultore gaviese Bartolomeo Carrea.

Edicola di Sant’Antonio in Via della Maddalena angolo Via della Posta vecchia

La nicchia di forma ovale che contiene Sant’Antonio da Padova è sormontata da un gruppo di cherubini in volo con ghirlande.

Alla base della settecentesca edicola è incisa l’epigrafe:

Siquaeris / Miracvla / Eleemosun Piorvm 1778.

Prima di ospitare il Santo l’edicola aveva dato asilo ad un dipinto ad olio di Madonna protetto e occultato da una grata di ferro.

Il trigramma di Cristo in Vico della Scienza 11r

La particolarità di questo rilievo in pietra di Promontorio sta nel fatto che è uno dei più antichi in assoluto in città in cui appare il trigramma di Gesù IHS (trascrizione latina dell’abbreviazione del nome greco di Gesù). 

L’ideatore di tale formula fu San Bernardino da Siena che nel 1417 fu di passaggio nella nostra città raccogliendo numerosi proseliti durante le sue infervorate prediche.

Addirittura con il Trigramma di Cristo oltre ai portali si coniarono nuove monete.

Edicola di San Francesco da Paola

In Via della Maddalena all’angolo con Vico Boccanegra, proprio di fronte alla casa natale del primo doge della repubblica, è esposto il calco di una statuetta di san Francesco da Paola.

Un tempo la profonda nicchia conteneva la settecentesca Madonna dell’Immacolata Concezione. La base del tabernacolo, decorata con ampie volute con riccioli e motivi floreali, è molto sporgente ed è sostenuta da un imponente cherubino alato.

Edicola in Via della Maddalena 48 c/r

In Via della Maddalena all’angolo con Vico Lavagna si trova un’edicola con una curiosa immagine. Il settecentesco tabernacolo che un tempo conservava un dipinto ad olio della Madonna della Guardia, oggi è occupato dalla colorata immagine di una ragazza alle prese con il telefonino.

Come ricorda la sottostante targhetta l’immagine originale dell’edicola è conservata presso il Museo di S. Agostino.

La Sacra Famiglia in Vico Droghieri

In quello che, come ci ricorda il toponimo, era la zona dove si potevano trovare tutte le spezie del globo terracqueo s’incontra Vico dei Droghieri. Qui, all’angolo con Vico Porta Nuova, si può ammirare una delle edicole più eleganti ed emozionanti allo stesso tempo.

Si tratta del calco della Sacra Famiglia del XVII – XVIII sec. attribuita a Bernardo Schiaffino che rappresenta in un grazioso medaglione marmoreo il Bambinello fra le braccia della Vergine e San Giuseppe che porge dei frutti.

Colpisce lo sguardo dolce di madre di Maria rivolto a Gesù che sembra un bambino qualsiasi fra le braccia della mamma mentre riceve i frutti dalle mani del premuroso Giuseppe.

Padre e figlio si scambiano complici occhiate e questo gioco di sguardi conferisce alla scena delicatezza e una nota di commovente intimità.

Un vero e proprio capolavoro in cui i personaggi del bassorilievo sembrano, sporgendosi dall’ovale, venirci incontro.