Se Venere

“Se Venere vivesse, non preferirebbe

più Cipro o il monte Citera o il bosco Idalio, ma verrebbe
ad abitar Genova, sì come dimora fatta per lei”
(Enea Silvio Piccolomini, poi Papa Pio II).
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Piazza delle Scuole Pie

Un tempo la piazza era nota con il nome delle nobili famiglie che vi abitavano: i Cicala prima e gli Squarciafico poi. Qui nel Medioevo il Monte di Pietà metteva l’incanto dei beni non riscattati dai suoi clienti.
La settecentesca chiesa del Santissimo Nome di Maria, con il suo inconfondibile prospetto verde oro, sorveglia sorniona l’odierna Piazza delle Scuole Pie. La piazza ospita dal 1937 anche la pregiata bottega artigiana dell’antica Vetreria Bottaro che, fra le tante apprezzate opere, ha realizzato gli arredi dell’ascensore di Castelletto.
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Trittico di Madonna coi Santi

In San Bartolomeo degli Armeni lo stupefacente splendore del Trittico del 1415 Madonna coi Santi e (nella predella) storie di San Bartolomeo di Turino Vanni. Oltre al capolavoro del pittore Pisano l’anonima (dall’esterno) chiesa racchiude preziose perle quali il Sacro Mandillo, “Il Martirio di San Bartolomeo” di Lazzaro Tavarone e uno straordinario Crocifisso bianco del Marigliano.
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La Fontana di Nettuno

La secentesca Fontana di Nettuno di Taddeo Carlone nei giardini della Villa del Principe. Lo scatto frontale esprime tutta la potenza dell’opera, quello dal retro ne esalta la dinamicità. La statua fu voluta da Giovanni Andrea D’Oria in omaggio all’illustre avo Andrea, il Signore del mare: “Questo è quel Doria che fa dei pirati, sicuro il vostro mare da tutti i lati”.
Ludovico Ariosto. Cit. “Orlando Furioso”.

“La Fontana di Nettuno. Scatto frontale”.

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