Tramonto sul Porto

“Un cupo rossore infuocava le facciate marmoree dei palazzi ammassati lungo le pendici di un’arida collina il cui spoglio crinale tracciava, alto sul cielo che imbruniva, un rigo luminoso e spettrale. Il sole invernale tramontava sul golfo di Genova. Oltre la costa a oriente il cielo era come vetro scuro. Anche il mare aperto aveva un aspetto vitreo, e sulla sua superficie rossastra la luce della sera indugiava come incapace di staccarsene. Le vele di alcune feluche alla fonda apparivano rosee e allegre, immobili nell’oscurità crescente. Tutte puntavano la prua verso la Superba. All’interno del molo, che era lungo e terminava con una tozza torre rotonda, l’acqua del porto si era fatta nera”.

Cit. Joseph Conrad

La Grande Bellezza…

La Collina delle Meraviglie

“Questa chiesa di Carignano sarebbe un vero capolavoro di grazia e di nobiltà accanto a Nostra Signora di Loreto (in via Lafitten a Parigi): se non sbaglio è una croce greca, con un’altissima cupola in mezzo. Per L’Italia non ha nulla di eccezionale, ma la posizione è stupenda: l’hanno costruita sopra un monticello che interrompe il general digradare di tutto l’anfiteatro di Genova verso il mare, così che la si vede dappertutto, condizione essenziale da queste parti perché una chiesa abbia successo. Bisogna che i marinai a cui la tempesta fa paura la vedano di lontano; allora fanno dei voti a quella Madonna che vedono”.

Cit. Stendhal.

Foto di Bruno Tore.

Edicola in Salita San Matteo angolo Vico Fiascaie

In Salita San Matteo all’angolo con Vico delle Fiascaie si trova la settecentesca edicola della Madonna dell’Immacolata Concezione.

Realizzata con stucchi policromi in classico stile barocco l’edicola in origine presentava ai lati due portalampada devozionali in ferro battuto e alcuni elementi, come ad esempio la raggiera lignea, dorati.

Il Vico delle Fiascaie trae origine secondo alcuni dall’ufficio incaricato di stabilire i prezzi dei vini situato nella vicina Salita del Fondaco, secondo altri dalla presenza in loco di una fabbrica o rivendita di fiaschi.

Edicola di Madonna di Città

In Vico Casana, angolo Via David Chiossone, è affissa la settecentesca edicola della Madonna di Città detta anche Madonna Regina di Genova.

Si tratta, in un trionfo di decori in stucco, teste di cherubini, volute e disegni floreali di un classico esempio di barocchetto genovese: dalla nicchia sporge la statua marmorea secentesca della Vergine incoronata con in braccio il Bambino benedicente, anch’esso dotato di corona.

Alla basse del tempietto il cartiglio recita:

Svb Tvvm Praesidivm.

L’origine del toponimo Vico Casana risale al turco “Chasana” che significa “stanza del tesoro” riferito al sultano di Costantinopoli e associato poi nel Medioevo all’istituto creditizio del Monte dei Pegni.

Via David Chiossone invece rimanda al nome del medico e scrittore di racconti popolari ottocentesco fondatore dell’omonimo ospedale per ciechi.

Edicola in Sottoripa

In Sottoripa all’altezza del civ. 17r. alzando lo sguardo sopra le saracinesche degli esercizi commerciali si può ammirare quel che rimane dell’edicola settecentesca della Madonna Assunta. Purtroppo l’elaborato tabernacolo barocco, i cui decori sono solo intuibili, risulta in pessime condizioni.

Non si hanno notizie del dipinto originario che è stato sostituito con una dozzinale riproduzione della Madonna della Guardia.

Edicola archivolto Vico San Raffaele

Tra Via San Luca e Vico San Raffaele sotto l’archivolto si rimane abbagliati dalla maestosa edicola settecentesca della Madonna col Bambino.

Vico San Raffaele trae il nome dalla chiesa gentilizia dei Dinegro Demari sconsacrata e trasformata in magazzino nel XIV sec.

L’edicola in stucco policromo presenta un classico tabernacolo con timpano curvo spezzato. che si inserisce in una cornice assai scenografica e ricca di elementi: cherubini alati, decori floreali, sinuosi drappeggi che disegnano il profilo della stessa fino a curvarsi nell’arco sottostante.

Spettacolare l’angelo che spunta sotto il tettuccio a reggere il drappo sotto il quale si dipana la scena.

Peccato per i soliti irrispettosi cavi penzolanti.

Il cartiglio recita:

Cvm Illa / Dominvs in Veti / Onem Inimorvm / Nostrorvm.

Edicola dell’Immacolata in San Matteo


Tra Vico Doria e Piazza San Matteo all’angolo di Palazzo Branca D’Oria si trova la settecentesca edicola della Madonna dell’Immacolata Concezione. Un tempietto concepito con una forma classica assai semplice ma anche, sarà il contesto, assai elegante, impreziosito da una ghirlanda di fiori.

L’edicola è coperta da un tettuccio in ardesia mentre la statua della Vergine è protetta da una poco invasiva croce in ferro battuto.

“Primo piano dell’Edicola”.

Edicola di Salita Re Magi 2

In Salita dei Re Magi al civ. n. 2 si possono ammirare sia un bel portale che la settecentesca edicola della Madonna col Bambino e San Giuseppe. Il marmoreo medaglione originale è stato rubato ed è stato sostituito con un calco di quello altrettanto pregevole di Vico del Fico n. 9.

Nella composizione originale non comparivano né le nuvole né il piccolo angelo volante e il fondo era piatto.
La Vergine – come nella versione attuale – era rappresentata in piedi nell’atto di porgere il bambino al Santo che, a differenza di quanto vediamo oggi in una postura di stupore, era in ginocchio e assorto in preghiera.

Meriterebbe apposita lapide ricordare che in questa casa il 30 dicembre 1774 ebbe i natali il celebre poeta dialettale e archivista della repubblica Martin Piaggio.

Edicola Via del Campo angolo Santa Sabina

In Via del Campo all’angolo con Vico superiore di santa Sabina si incontra l’edicola della Madonna della Misericordia datata XVII – XVII sec.

Si tratta di una struttura a tempietto in stucco policromo in cui la nicchia è delimitata da lesene con motivi floreali e da una impattante trabeazione sporgente ad arco tondo. Il grande cartiglio vuoto è decorato con riccioli, frutti e fiori.

La statua originale della Vergine è stata sostituita con un fedele calco della stessa.

Peccato per l’irrispettoso sovrastante groviglio di cavi che denota scarsa attenzione al patrimonio artistico cittadino.