Il Presepio genovese

La tradizione presepiale a Genova vanta una storia antichissima.

Della rappresentazione della Natività di Gesù Cristo infatti si ha notizia in città a partire dal XVII secolo quando in Santa Maria di Castello era già era attiva una Compagnia del Santo Presepio.

Si sa anche che al maestro intagliatore Matteo Castellino di suddetta Confraternita vennero commissionate diverse figure lignee destinate alla chiesa di San Giorgio.

A partire dunque dal XVII secolo a Genova è tutto un fiorire di botteghe di artisti del legno.

Sbocciano così i grandi maestri della scuola genovese quali, in ordine sparso, Bissone, Navone, Maragliano, Casanova, Storace, Ciurlo, Pittaluga, Pedevilla e tanti altri scultori che ne hanno così, con il loro talento, nobilitato la storia.

Oltre all’ambientazione legata al territorio il presepe o presepio genovese, per lo meno nella sua versione più antica, è caratterizzato dalla rappresentazione dei Magi a cavallo e non sui cammelli, dalla presenza del personaggio del mendicante e da quella del pastorello vestito di jeans.

La differenza sostanziale ad esempio tra le statuine genovesi e quelle partenopee consta nei materiali usati per animare i diversi personaggi, le genovesi avevano il corpo, la testa e le membra in legno intagliato e scolpito mentre le napoletane avevano il corpo in canapa  con le mani, i piedi e le teste in terracotta dipinta.

Per chi fosse interessato qui sul sito potrete trovare nella sezione racconti la descrizione di alcuni dei principali presepi cittadini.

«Il presepio è il trionfo dei genovesi»

Cit. Henry Haubert (1877-1940),” Città e genti d’Italia“. Sociologo francese.

In Copertina: Una delle scene del Presepe della Madonnetta forse il più famoso e affascinante presepe genovese. Foto di Stefano Eloggi.

Il Presepe di San Siro di Struppa

All’interno dell’oratorio di S. Alberto, accanto alla millenaria abbazia di San Siro di Struppa, è possibile ammirare l’omonimo presepe.
La scena si svolge in un tipico paese dell’entroterra ligure costellato di allegre case colorate, creuze e muretti a secco.

La cassa professionale di S. Alberto.

Il borgo è popolato dagli abitanti intenti nelle proprie faccende quotidiane o indaffarati nei propri mestieri mentre nei caruggi si dipana la tradizionale processione del santo del paese con tanto di cassa e Cristi processionali.

La giornata dei personaggi è scandita dal trascorrere delle ore che prima gradualmente illuminano il mattino e poi pian piano sfumano nel buio della notte.

La processione con brassezei, i portatori dei Cristi.


Le statuine opera della scultrice di Cogoleto Brunella Ratto, sono realizzate a mano in ceramica di Albisola.

Panorama del presepe. Sulla destra la torre campanaria di San Siro.
Il presepe innevato con le luci della sera.

Particolarmente suggestivo lo scenografico effetto della caduta della neve.

Il Crocifisso della bottega del Maragliano

A fare da scorta al presepe attaccati alle pareti dell’oratorio meritano menzione i monumentali Cristi processionali dei quali il più prezioso è attribuito alla bottega del Maragliano.

I Presepi di mare

A Genova, si sa, la tradizione del presepe è molto sentita. Non esiste chiesa, oratorio o santuario che non ne realizzi uno proprio.

Oltre a quelli storici della scuola settecentesca esistono poi delle originali e spontanee rappresentazioni di ambientazione marina come quelli, ad esempio, di Boccadasse e Vernazzola.

Il presepe di Vernazzola. Foto di Alex Flyer.

I due borghi di pescatori divisi da Capo di S Chiara propongono i loro scenografici allestimenti: Boccadasse all’interno di un tradizionale gozzo e Vernazzola in una lussureggiante cornice floreale tra cordami e gomene.

La Grande Bellezza…

In copertina: Il Presepe di Boccadasse. Foto di Maria Beatrice.