Questi infatti, pretendeva omaggi e tributi per convalidare quanto già concesso dai suoi predecessori, l’autonomia della Repubblica, per altro
Queste le parole che pronunciò Oberto: “Bene hanno fatto gli altri ad accettare le tue imposizioni.
I Genovesi, con tutto il rispetto dovuto, non si sentono legati da obblighi così fatti e possono darne ragione.
Da tempi remoti gli imperatori romani concessero agli abitanti di Genova il privilegio di essere liberi da ogni contribuzione e che verso l’Impero avessero il solo obbligo della fedeltà e della difesa dei mari dai Barbari, altre pretese non possono essere imposte loro in nessun modo.
I Genovesi da Roma a Barcellona hanno adempiuto ai loro doveri ricacciando i Barbari dal litorale in modo che tutti possano dormire tranquilli e dedicarsi al fico e alla vigna.
Per questo motivo per nessuna ragione può esser loro richiesto ciò a cui non sono tenuti.
Inoltre, a differenza delle altre popolazioni italiche che devono il loro benessere dalla terra, i Genovesi traggono la loro ricchezza dal mare e dai traffici commerciali, attività sulle quali l’Impero non ha alcuna giurisdizione”.