Madonna Immacolata in Salita del Prione 26

La statua della Madonna Immacolata in Salita del prione 26 ricoverata all’interno di un elegante tempietto di stile classico si segnala per la ricchezza della sua simbologia religiosa:

Nel timpano spezzato, fra nuvole e cherubini, è raffigurato il Padre Eterno mentre allarga le braccia ad indicare la sottostante statua della Vergine.

La Madonna invece con le mani giunte in preghiera poggia su un nembo di fiumi da cui spunta la testa animale del demonio mentre due angioletti svolazzanti sorreggono la corona della Regina della Città.

Sorveglia il tutto un cherubino che regge il cartiglio con l’epigrafe:

“Fons Vivvs” / Pvteis Esto.

L’edicola è autentica ma la statua esposta è un calco dell’originale custodita presso il Museo di Sant’Agostino.

Edicola in Vico delle Vele

Il toponimo di Vico delle Vele sito nell’antico quartiere del Molo rimanda al luogo dove avevano sede i laboratori degli artigiani velai.

Qui, accanto alle scalette che conducono al caruggio, si trova una piccola e moderna edicola di scarso valore artistico.

Il piccolo tempio è privo di decori e abbellito solo da due colorati mazzolini di fiori. La statua è protetta da una grata a riccioli.

Interessante tuttavia è l’epigrafe incisa sul cartiglio che ne ricorda sia la distruzione che la ricostruzione:

” Aedam Hano Bellico / Furore Deletam / Clerus Popolusque / S. Marci / Reposuerunt”

In data 1 Nov. (…) Anno Sancto. L’anno risulta non leggibile.

E sotto. sopra un rilievo marmoreo , si legge ancora:

“Mater Misericordiae / Protege Nos / A. D. MDCCCLXXV (1875) – MCMVII (1908).

La Pietà in Via delle Grazie 48r

Anticamente Via delle Grazie conduceva all’omonimo santuario teatro delle preghiere dedicate a marinai e naviganti.

Al civ. 48r del caruggio sul cinquecentesco portale in pietra nera di Promontorio risalta un bassorilievo del XVII sec.

Il fastigio in pietra e marmo sul quale è ritratta la commovente Pietà risulta purtroppo male intonacato e trascurato.

La Madonna della Misericordia in Canneto

Il toponimo di Canneto il Lungo trae origine dai cannicci che costeggiavano il fossato che dal colle di S. Andrea degradava fino al mare.

Quello di Via Chiabrera – invece – dal nome del celebre poeta savonese Gabriello vissuto a cavallo tra cinque e seicento. (1552 – 1638).

All’angolo tra i due caruggi, si trova un’edicola votiva, abbastanza recente e di modesta fattura.

All’interno di una lineare cornice marmorea decorata con due semplici teste di cherubini è infatti conservato un dipinto della Madonna della Misericordia.

La Vergine è ritratta nella classica rappresentazione del mantello aperto pronta ad accogliere e proteggere tutti i fedeli inginocchiati davanti a lei.

Madonna del Buon Consiglio in Piazza del Campo 3r

Questa edicola passa purtroppo spesso inosservata eppure si tratta di un vero e proprio capolavoro sia artistico che storico.

Storico perché la Madonnetta con Bambino tardo gotica realizzata nei primi decenni del ‘300 è una delle più antiche in assoluto della città.

Artistico perché, nella sua scarna essenzialità è un paradigmatico e raro esempio di stile gotico.

Per via della sua postura, che rivela una particolare intimità fra i due regali interlocutori, è detta del Buon Consiglio.

Nella mano destra la Vergine porta un oggetto di non chiara identificazione che molti studiosi dell’arte ritengono essere un cuore.

Data l’importanza dell’opera nella piazza è esposto un calco. L’originale, opera di uno scultore lombardo chiamato “Maestro di Giano” è al sicuro presso il Museo di S. Agostino.

Edicola in Piazza del Campo 4

In Piazza del Campo civ. n. 4 il tabernacolo mestamente vuoto di un’edicola barocca in stucco sormontata da una conchiglia e delimitata da una cornice con riccioli e motivi floreali.

Nel cartiglio sotto la mensa è incisa l’epigrafe: Spes Nostra.

Non si sa, poiché il dipinto è ormai illeggibile, a chi fosse dedicata.

Edicola in Vico del Fico 9

Il toponimo del caruggio deriva dalla presenza di un albero di fico che, nei tempi che furono, esisteva in qualche orto delle vicinanze.

Al civ. n. 9 si nota uno splendido medaglione marmoreo che immortala la Madonna col Bambino e San Giuseppe.

La settecentesca composizione, al centro di una vasta decorazione in stucco del portone con ampi riccioli e motivi floreali, ricalca nello stile e nella fattura il medaglione di Salita Re Magi.

Probabilmente la mano del provetto maestro è la stessa.