Piazzetta dei Luxoro

Alle spalle di Canneto il Curto si incontrano le due piccole piazzette medievali della Stampa e dei Luxoro che hanno in comune altrettante cinquecentesche logge.

Il cognome Luxoro deriva dalla località di provenienza Lusuolo, feudo dei Malaspina in Lunigiana, al confine tra Liguria e Toscana.

Stefano fu consigliere della Repubblica nel 1368; Antonio anziano nel 1369 e 1382. Furono ascritti nei Calvi nel 1528 con la riforma degli Alberghi.

La loggia dei Luxoro è composta di due arcate in pietra a tutto sesto con al centro una colonna romana in granito molto simile a quella della Stampa.

Il capitello con i quattro leoni. Foto di Leti Gagge.

Il capitello del XII secolo raffigura quattro leoni che si inseguono tenendosi per la coda.

Orribile la chiusura con imponenti porte in ferro a protezione di magazzini e garage.

In Copertina: la loggia dei Luxoro ripresa sa Vico Fornetti. Foto di Leti Gagge.

Piazza della Stampa

Piazza della Stampa deve il suo nome al fatto che nel 1471 fu la sede del primo laboratorio tipografico cittadino fondato da due artigiani alemanni Lamberto di Delft e Antonio da Anversa.

Protagonista assoluta del luogo è la duecentesca loggia delimitata da due grandi arcate ogivali in conci bicrome e sormontata da una cornice di archetti.

Piazza della Stampa. Foto di Roberto Crisci.

Al centro, come se nulla fosse, una spettacolare colonna romana in granito con capitello a foglie grasse.

La base tonda della colonna poggia su un grande basamento in conci quadrati che ha la funzione di sollevarla dal livello scosceso del civico.

La loggia è occupata da un esercizio commerciale. Per ragioni pratiche è stata spaccata e chiusa con una pacchiana lunetta in ferro e vetro.

La lapide di Stefano Ansaldo.

A fianco è affissa una lapide inerente questioni di vicinato che recita:

Servitvti Perpetve Erga Domos / Vicinas / Et ad Beneplacitvm Dominorvm Earvndem / Platea hec Obnoxia Esto / vt ex Instrvmento Penes. Not. Ioem Stephanvm / Ansaldvm Diei 9 Aprilis 1699.

In copertina: la loggia di Piazza della Stampa. Foto di Roberto Crisci.