I Portici di via Turati

Ormai i portici di Via Filippo Turati fanno parte consolidata del nostro patrimonio affettivo ma c'è stato un tempo in cui al loro posto v'era un pezzo della vera .

Erano questi infatti i portici della Ripa Cultellinorum il tratto finale lato levante di Sottoripa.

Di quel passato resta sbiadita traccia nei retrostanti palazzi che da Canneto il Curto, Vico Caprettari, vico dei Luxoro e vico della Stampa sono stati inglobati nelle nuove costruzioni.

I quattro palazzi ottocenteschi, ridondanti di stucchi, che sovrastano i portici che avrebbero dovuto ospitare eleganti esercizi commerciali legati al porto (Bollo Nautica resiste ancora), anche se ormai ci siamo abituati, sono fuori completamente avulsi dal contesto.

I lavori di abbattimento della Ripa (1835-1840) si resero necessari per l'apertura di via San Lorenzo e qualche anno più tardi nel 1861 con l'unità d' si decise di allargare l'ex tracciato della Ripa intitolandolo al re .

Lo scopo dichiarato era quello di migliorare la viabilità verso il levante cittadino e di aumentare gli antistanti spazi portuali destinati alle movimentazioni delle merci.

Nel 1946 il nome della strada cambierà in quello attuale intitolata a Filippo Turati uno dei fondatori a Genova nel 1892 del Partito dei Lavoratori italiani (il futuro Partito Socialista).

In Copertina: I portici di Via Turati. Foto di Giovanni Cogorno.