Il caruggio intitolato al poeta savonese (1552-1638) Gabriello Chiabrera presenta diverse testimonianze storiche medievali:
al civ. n. 6r un fregio marmoreo con il trigramma di Cristo; al 13r/a un portale marmoreo con lesene ioniche scanalate ed un cartiglio muto; al 19r un portale in pietra nera del XVI sec.
Sul fronte di quest'ultimo edificio una lapide ricorda che nell'abitazione di Antonio Gavotti dal 1830 al 1832 si riunivano i cospiratori della Giovine italia.
Al civ. n. 7 infine il lussuoso palazzo di Gio. Batta Saluzzo edificato nel 1580 a cui si accede dalla piazzetta di fronte al Palazzo Giustiniani.
la grande Bellezza…
In copertina: via chiabrera. Foto di Stefano Eloggi.
Sul fronte del civ. n. 19 in Via Chiabrera una lapide ricorda che qui, nell'abitazione di antonio gavotti, fra il 1830 e il 1832 si riunivano i cospiratori della Giovine italia:
In Queste mura / Nella Sala d'Armi / di Antonio Gavotti / Uniti nel Pensiero della redenzione Italica / Convennero dal 1830 al 1832 / mazzini, Ruffini, Biglia, Miglio, Orsini / e altri Patrioti / che la Gloria della Fondata / Giovine Italia / Fecondarono col carcere coll'esiglio della Morte / Il Circolo Libero Pensiero 5 Maggio 1894.
Il toponimo di Canneto il Lungo trae origine dai cannicci che costeggiavano il fossato che dal colle di S. Andrea degradava fino al mare.
Quello di via chiabrera – invece – dal nome del celebre poeta savonese Gabriello vissuto a cavallo tra cinque e seicento. (1552 – 1638).
All'angolo tra i due caruggi, si trova un'edicola votiva, abbastanza recente e di modesta fattura.
All'interno di una lineare cornice marmorea decorata con due semplici teste di cherubini è infatti conservato un dipinto della madonna della misericordia.
La Vergine è ritratta nella classica rappresentazione del mantello aperto pronta ad accogliere e proteggere tutti i fedeli inginocchiati davanti a lei.