Edicola in Via Mascherona N. 19

All'altezza del civ. N. 9 di Salita Mascherona rimane testimone del tempo che fu un tabernacolo vuoto e abbandonato.

Osservando la nicchia s'intravvedono ancora brani dei vivaci colori che decoravano l'edicola.

La statua della Vergine è per fortuna conservata al Museo di S. Agostino.

Secondo lo storico Remondini alla base della scultura marmorea vi era incisa l'epigrafe:

Ab Omnibus Propinqvis M.DC.XVII. Die. XV Luglio.

In copertina: Edicola di 19. Foto di Stefano Eloggi.

Salita Mascherona

L'origine del toponimo non è chiara. L'ipotesi più plausibile rimanderebbe ad una forma dialettale arcaica con la quale si indicava la zona in pendenza che si dipanava dal Castello a valle verso la chiavica, odierna Via Giustiniani.

Salita Mascherona nel medioevo corteggiava l'antico monastero di N.S. delle Grazie, in seguito divenuto il Consevatorio di Musica con a fianco l'edificio che ospitò la primitiva sede del liceo classico Andrea D'Oria.

La salita, un tempo abbellita da una preziosa fontana marmorea del XVI sec. oggi andata perduta, è stata sede anche di un paio di frequentati teatri:

il primo, ospitato all'interno di un dismesso oratorio, si chiamava Edmondo Rossoni; il secondo, più famoso, al civ. n. 9 era il teatro Podestà, meglio noto come Teatro del Popolo, attivo fino al 1922

A seguito di scavi nella zona, all'angolo con salita Santa Maria in Passione e relativo archivolto sono emersi importantissimi reperti archeologici di epoca pre-romana, etrusca, romana e medievale.

Bellezza…

Edicola vuota Salita Mascherona fronte Vico Alabardieri

In Via Mascherona in fronte a è presente una nicchia vuota della quale non si hanno notizie e non è dato sapere nemmeno quale statua, se di santi o Madonne, contenesse. Alla base è murata una palla di cannone anch'essa incerta provenienza. Secondo alcuni sarebbe un regalo del bombardamento del generale La Marmora nel 1849. Altri invece ritengono si tratti di un ordigno inglese sparato durante l'assedio del 1800.

Sicuramente scenografica la sua collocazione in alla salita della creuza.

In copertina: Foto di Stefano Eloggi.

L'edicola vuota in fronte Vico Alabardieri.

Tra Vico Vegetti e Salita Mascherona

All'angolo fra e Salita gli evidenti resti, inglobati nel , di una possente torre, un tempo postazione degli alabardieri, sulla quale campeggia la Madonna Immacolata. Si tratta di un'ottocentesca edicola piuttosto trascurata con un'anonima statuetta della Vergine ricoverata in un malconcio tabernacolo di stucco. Il palazzo ospitava il Convento di Santa Maria la Nuova con relativo ricovero per nobili fanciulle e nel ‘800 venne trasformato in caserma.

Il toponimo della Mascherona trae origine da un'arcaica forma dialettale che indicava la zona sottostante il Castello degradante verso la chiavica, il rivo che scorreva a valle in corrispondenza dell'attuale .

Vico Vegetti deve invece il nome dell'omonima famiglia che diede i natali al Vescovo .

A pochi passi Piazza e Via San Bernardo fulcro della movida notturna genovese questo luogo costituisce uno degli snodi più caratteristici dei genovesi.

Bellezza…