Quando in Via Gramsci davanti a Porta dei Vacca o Sottana (così chiamata per distinguerla dalla coeva Porta Soprana) in darsena c’era la sede della C.U.L.M.V., la Compagnia Unica fra i lavoratori delle Merci Varie che raggruppa tutte le varie Compagnie e i gruppi organizzati che svolgevano attività nell’ambito operativo delle merci varie raccogliendo la secolare eredità dei camalli e dei caravana. Questi ultimi affondavano le loro radici nel giugno 1340 quando ottennero l’esclusiva per il facchinaggio delle merci soggette a dogana.
La Compagnia dei Caravana resistette sostanzialmente immutata durante i secoli, mantenendo un forte potere contrattuale che le consentì di sopravvivere anche quando, nel 1800, il governo centrale del Regno d’Italia sciolse per decreto tutte le corporazioni d’arti e mestieri presenti nei porti. Unica in Italia mantenne il suo status privilegiato fra tutte le corporazioni e venne esplicitamente esclusa dalla legge di soppressione del 29 maggio 1864.
Con l’avvento del Fascismo, le associazioni operaie furono sciolte. I lavoratori portuali fornirono un enorme apporto alla lotta antifascista a Genova e, contribuendo in modo determinante allo sminamento e al salvataggio del porto, scrissero una pagina gloriosa della Resistenza nella nostra città.
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Quando l’antica sede non aveva ancora dovuto, causa abbattimento per far spazio nel 1964 alla sopraelevata, trasferirsi in Piazzale San Benigno proprio in faccia alla Lanterna.