I Cavulin

I alla panna, immancabili protagonisti delle tavole domenicali, sono uno dei dolci più apprezzati dai .

Già nel 1863 il Ratto nella sua celebre Cuciniera li cita come beignets ripieni di soffice panna montata e ne spiega la preparazione:

”Con un coltello fate un piccolo  buco e introducetevi la panna montata o lo zabaione, spolverizzateli di zucchero. Serviteli freddi”.

Oggi i Cavulin, ormai per condivisa praticità, vengono realizzati con un taglio netto della parte superiore, che poi viene posta a cappello cosparsa di granella di zucchero su una godereccia nuvola di panna.

La vendita dei cavolini è assai diffusa sia nei bar e nei dolce salato che nelle più rinomate pasticcerie.

I Cavolini. Foto di Leti Gagge.

Accanto alla versione tradizionale a base solo di panna nel tempo se ne sono sviluppate altre che prevedono il bignè ripieno di crema, di zabaione, o di cioccolato e la sovrastante panna spruzzata di cacao in polvere o cannella.

“La vie n'est que de l'ennui ou de la crème fouettée”.

“La vita non è che noia o della panna montata”.


Cit. di (filosofo francese 1694-1778).

In Copertina: I Cavulin protagonisti nel cabaret della Pasticceria di Quinto.