L’Allegoria della Pace in Piazza De Marini


Nel X secolo questa contrada a ridosso della Ripa Maris era fuori alle e conosciuta come la “zona dei marmi” perché adibita al deposito di tale materiale appena sbarcato in .

La deve il nome all'omonima illustre famiglia iscritta agli Alberghi che annoverò fra le sue fila conti, arcivescovi, marchesi, senatori, Dogi e cardinali.

Costoro, di parte guelfa, stabilirono qui le proprie case molte delle quali nel 1398 furono bruciate dai rivali ghibellini durante una delle frequenti lotte intestine.

Al civ. n. 1 della Piazza si può dunque ammirare il cinquecentesco portale con l' che – vista la genesi della contrada -non poteva altro che essere in puro marmo di Carrara.

Il trave è sormontato da due eleganti figure femminili adagiate su cornucopie reggenti lo stemma abraso del casato.

Due torce accese nelle mani delle statue danno fuoco alle armi poste ai loro piedi.