“Vieni a mirar la cerula Marina tremolante; Là Genova torreggia Sul talamo spumante; Là i tuoi nemici imperano, Vincerli indarno speri… Ripara i tuoi pensieri Al porto dell’amor”.
Cit. Simone Boccanegra nel 1339 eletto primo Doge di Genova.
Proprio davanti a Palazzo Tursi, in Vico Boccanegra sul lato a ponente di Palazzo Rosso, si trova un’imponente edicola del XVIII sec. Dalle dimensioni monumentali rappresenta una Madonna col Bambino e i Santi dipinta in affresco fra cornici, in pieno stile barocco, di stucchi.
La cornice sagomata è impreziosita da rilievi con ghirlande e motivi floreali, frutti e conchiglie, angioletti alati e putti.
Nella parte superiore una raggiera con la colomba, simbolo dello Spirito Santo. L’intera edicola è protetta e sormontata da una tettoia metallica traforata. Ai lati si notano due bracci porta lampade in ferro battuto e traforato con decori floreali.
In origine il dipinto raffigurava la Vergine con i quattro Santi Protettori della città (S. Siro, S. Giorgio, S. Giovanni, S. Lorenzo).
Venne sostituito con l’affresco attuale, commissionato dalla famiglia Brignole al pittore Giuseppe Isola che vi ha rappresentato la Madonna col bambino attorniata da membri devoti della famiglia Brignole nei panni di santi. Si riconoscono Sant’Antonio e Santa Caterina D’Alessandria.
A quel tempo la pratica di ritrarre i santi con i volti di personaggi esistenti era un’usanza, sia dipinti su tela che negli affreschi, piuttosto diffusa.
“La lapide affissa sulla casa natale di Simone Boccanegra”.
Il caruggio prende il nome da Simone Boccanegra, eletto nel 1339, primo Doge della Repubblica che qui, prima di farsi costruire l’omonimo castello nei pressi di S. Martino , aveva dimora.