All’angolo con via ai Quattro Canti di San Francesco, proprio all’imbocco di via Garibaldi, è affissa una lapide marmorea con tanto di sporgente busto dedicato ad Anton Giulio Barrili.
Costui oltre che essere un garibaldino e politico fu uno scrittore e giornalista fondatore del Caffaro, un quotidiano assai in voga a quel tempo.
Difficile leggere il testo celebratorio a corredo della tavella.
Per ammirare tale scultura bisogna infatti alzare parecchio lo sguardo e solo così si potranno notare una lira e una spada appoggiati sopra un fascio littorio.
La scultura venne realizzata nel 1910 da Vittorio Lavezzari, allievo dello Scanzi e futuro professore dell’Accademia ligustica di Belle Arti, uno dei principali innovatori dello stile liberty.
In Copertina: la lapide di Anton Giulio Barrili.
