Una città impossibile…

è un atto di prepotenza dell'uomo sull'ambiente naturale e ancora oggi sconta le conseguenze di questo atto. Essa infatti si è sviluppata per un fatto di posizione nodale rispetto alle correnti di traffico. Ma alla posizione corrispondeva un sito impossibile per una città.
Senza terreni pianeggianti, ma pendii precipitosi verso il mare, senza entroterra che la potesse sostenere, la sua condizione normale non era dissimile a quella di una nave e si capisce come il popolo che questo sito selezionò fosse una razza di marinai, di commercianti, di finanzieri cioè di gente abituata a ricavare altrove il proprio sostentamento e il proprio guadagno o di sfruttare il traffico che doveva passare per questo . Un sicuro approdo per le merci che dalle altre sponde del Mediterraneo per le vie di oltregiogo transitavano verso i mercati della Valle Padana e dell'Europa centro occidentale o riprendevano per mare la rotta del nord Europa. E ancora adesso le possibilità di vita della città non devono essere basate su una abbondante disponibilità di terreno, ma sulle risorse umane”.

Cit. architetto (1922-1995).

In Copertina: Genova vista da ponente sul . Foto di Polidori.

4 pensieri riguardo “Una città impossibile…”

  1. Sono un DELLEPIANE, cognome molto diffuso a Genova , ma anonimo come presenza borghese di città , un po’ come tanti genovesi , lavoriamo in silenzio,spesso con precisione, con quello zelo e fierezza che ci contraddistingue : NOI GENOVESI , brontoloni se qualcosa non ci piace , ma capaci e volenterosi , forti.

  2. Un semplice ” approdo” in un golfo di calma, nel tempo si e’ trasformato in porto intorno al quale e’ sorta una
    citta’.

  3. Ho letto con molto interesse,tutto su Genova mi interessa pur essendo di parte perché la giudico una bella città ancora a misura di uomo!!

Rispondi a Marta Robert Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.