Il Presepe di Nostra Signora del Monte


Recentemente è stato inaugurato in piazza De Ferrari il presepe storico del santuario di Nostra Signora del Monte, ospitato nella sala Trasparenza al piano terra del palazzo della Regione.

Il presepe è composto complessivamente da una settantina di statuine ascrivibili allo scultore genovese Pasquale Navone (1746 –1791), erede della grande scuola maraglianesca e produttore di un grandissimo numero di figure del presepe tradizionale genovese.

Oltre all’importanza storica e artistica tale rappresentazione si distingue per il fatto di essere fedelmente inserita nel lussuoso paesaggio architettonico della Genova di inizio ‘600 descritta da Rubens.

“La scenografia – spiega Giulio Sommariva, conservatore del museo dell’Accademia Ligustica – è un omaggio alla città di Genova, che viene rappresentata nel suo momento di massimo fulgore artistico, ovvero durante l’epoca di Rubens. I palazzi sono proprio quelli disegnati da lui, raccolti e incisi nel suo celebre libro stampato ad Anversa nel 1620”.

Particolari anche i costumi: “Alcuni sono più antichi, altri più tardivi, ma riprendono comunque la tradizione genovese settecentesca”. La sceneggiatura è frutto del lavoro degli allievi dell’Accademia di belle arti che hanno ripreso le incisioni di Rubens per creare uno speciale ‘teatrino’ tridimensionale.

Natale 2020

Il Presepe della Duchessa

Dopo aver girovagato a lungo in esposizioni e musei vari il presepe della duchessa dal 2017 è finalmente tornato nei locali del Santuario di Nostra Signora delle Grazie di Voltri accanto al legittimo proprietario, Maria Brignole Sale la duchesa di Galliera appunto.

Il presepe fu commissionato nel 1873 dalla duchessa e dal figlio Filippo che si occupò personalmente di allestire all’interno del convento un ambiente idoneo a valorizzare le preziose statuine realizzate nel XVII, il XVIII ed il XIX secolo. Alcune sono di scuola napoletana altre invece genovese, alcune attribuite addirittura a Pasquale Navone (1746-1791).

“Particolari delle statuine finemente addobbate”.

La differenza sostanziale tra le statuine genovesi e quelle partenopee consta nei materiali usati per animare i diversi personaggi, le genovesi avevano il corpo, la testa e le membra in legno intagliato e scolpito mentre le napoletane avevano il corpo in canapa  con le mani, i piedi e le teste in terracotta dipinta.

Particolare anche l’ambientazione, tra il parco della villa e le strade limitrofe, in una suggestiva Voltri del ‘700. 

In copertina: il presepe della Duchessa. Foto di Domenico Carratta