Vico Porta Nuova

Nel cuore della zona della Maddalena si trova il vico di Porta Nuova.

Il toponimo del caruggio trae origine dal nome dell’ultima delle otto “compagne” che formavano il primitivo nucleo del Comune di Genova.

Queste si costituirono attorno all’anno Mille come volontarie associazioni di liberi cittadini, abitanti lo stesso quartiere, con lo scopo di amministrare autonomamente la città.

Nacque così ufficialmente nel 1099, secondo quando tramandato dal Caffaro nei suoi “Annali“, la Compagna Comunis.

Le otto compagne erano: Castello, Macagnana, Piazzalunga, San Lorenzo, Susilia, Porta (Vecchia), Borgo e Porta Nuova.

In Copertina: Vico Porta Nuova. Foto di Giovanni Cogorno.

La Compagna Comunis…..

origine del nostro LIBERO Comune..
A differenza di quasi tutte le altre città occidentali Genova non possedeva una piazza principale sede dei poteri pubblici, ma un groviglio di vicoli e piazzette che rappresentavano altrettante delimitate zone di potere delle singole famiglie.
Si formarono così delle libere associazioni di marinai e mercanti con scopo di solidarietà corporativa dette, appunto, Compagne.

“Le armi delle otto Compagne”.

 In origine furono tre:
1) di Castello da Sarzano a Ravecca  2) di Macagnana da S. Ambrogio a Canneto  3) di Piazzalonga da S. Bernardo e S.  Donato a Giustiniani, poi aumentarono a sette;
 4) di S. Lorenzo dalla Cattedrale alle zone circostanti  5) della Porta da S. Pietro ai quartieri limitrofi  6) di Sussilia dai macelli alla zona di Banchi  7) di Prè da Fossatello a S. Agnese e, in ultimo, divennero nel 1134, otto, con l’aggiunta di  8) Portanuova da S. Siro alla Maddalena.
Quattro dentro e quattro fuori le Mura.
Ciascuna veniva rappresentata da Consoli che erano ad un tempo giudici, governatori e generali.
Il Caffaro racconta come, probabilmente già da prima ma, certamente dal 1099, queste costrinsero la nobiltà feudale a giurare fedeltà alla Compagna Comunis e ad eleggere la propria dimora all’interno delle mura, dando origine alla nuova organizzazione del libero Comune.

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Le Armi delle otto Compagne

In Copertina: Genova a metà del XV sec.”.
Da notare oltre alla Torre dei Greci, sorella minore della Lanterna a destra dell’ingresso del porto, sul Molo Vecchio, le due torri della Darsena, il , e la particolare copertura piramidale di S. Lorenzo.
Incisione in legno realizzata nel 1493 dalla bottega di Michael Wolgemut e successivamente colorata a mano.
Per il “Liber Chronicarum” (Cronache di Norimberga) di Hartmann Schedel, stampato a Norimberga il 12 luglio 1493 da Anton Krobergerl.