“Emmo za daeto!”…

la storia dell'espressione che ci rende ancor oggi orgogliosi…
Così risposero i delegati , per bocca di , convocati insieme agli altri rappresentanti italici alla del 1158, alle richieste del Barbarossa.
Questi infatti, pretendeva omaggi e tributi per convalidare quanto già concesso dai suoi predecessori, l'autonomia della , per altro
riconosciuta già nel 958 da Adalberto in quanto situazione di fatto.
"Delegati milanesi ossequiano Federico Barbarossa".
“Delegati milanesi ossequiano Federico ”.

Queste le parole che pronunciò Oberto: “Bene hanno fatto gli altri ad accettare le tue imposizioni.

I Genovesi, con tutto il rispetto dovuto, non si sentono legati da obblighi così fatti e possono darne ragione.

Da tempi remoti gli imperatori concessero agli abitanti di il privilegio di essere liberi da ogni contribuzione e che verso l'Impero avessero il solo obbligo della fedeltà e della difesa dei mari dai Barbari, altre pretese non possono essere imposte loro in nessun modo.
I Genovesi da Roma a hanno adempiuto ai loro doveri ricacciando i Barbari dal litorale in modo che tutti possano dormire tranquilli e dedicarsi al fico e alla vigna.
Per questo motivo per nessuna ragione può esser loro richiesto ciò a cui non sono tenuti.
Inoltre, a differenza delle altre popolazioni italiche che devono il loro benessere dalla terra, i Genovesi traggono la loro ricchezza dal mare e dai traffici commerciali, attività sulle quali l'Impero non ha alcuna giurisdizione”.

“Emmo za daeto!”
“Abbiamo già dato!”

10 pensieri riguardo ““Emmo za daeto!”…”

  1. Stasera veramente ho imparato una cosa nuova,non conoscevo assolutamente l’origine di questa frase che molti ci dicono con tono ironico.Adesso so come rispondere.

  2. Interessante come si evidenzia il ruolo di Genova nella difesa delle coste e l’orgoglio con cui i genovesi lo svolgevano!

  3. Coraggiosi a dire una cosa del genere addirittura al Barbarossa. Orgogliosa ancora una volta di essere genovese.

  4. C’è anche una bella barzelletta di genovesi che dispersi in una gelida bufera notturna in montagna,avendo trovato rifugio in un casolare abbandonato ed avendo sentito bussare all’uscio,alla richiesta di aprire da parte di personale della Croce Rossa inviati in loro soccorso ,risposero : Emmo sa Daeto.

  5. Anche questa non la conoscevo proprio o meglio, il detto si, ma non la storia.
    Io qualche volta lo dico ai miei nipoti quando chiedono oboli piu’ del dovuto.
    Mi piace moltissimo.
    Ma comincio a sentirmi terribilmente ignorante….
    Sto imparando tantissime cose, grazie a questo sito
    Grazie grazie grazie

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