Storia di un melograno…

… di una leggenda… e di una profezia..

In Piazza Campetto al Civ 2, oggi sede di un grande magazzino, si trova il , meglio noto come del Melograno.

“Il Melograno”. Foto di Nino Nicolini.

Commissionato dalla famiglia Imperiale all'architetto Bartolomeo Bianco nel 1586 è passato nei secoli nelle mani dei prima, dei De Mari poi e, dei Casareto infine.
Al suo interno possiamo ammirare, fra le tante opere d' in esso custodite, un Pregadio di e una statua di Ercole di , oltre ad affreschi, purtroppo in gran parte andati perduti, di .
Intorno all'etimo di questa dimora patrizia sono sorte nei secoli diverse leggende:
La prima narra l'episodio secondo il quale un De Mari avrebbe vinto il al gioco puntando tutti i suoi averi proprio sulla carta del melograno.
La seconda invece, più intrigante, racconta di un seme di melograno trasportato, quattrocento anni fa, da un vento di tramontana e germogliato sul timpano del portale del palazzo.
La pianta ha superato indenne guerre, rivolte e
e, ancora oggi, fiorisce e gode di ottima salute.
Per noi è intoccabile anche perché la sua sopravvivenza è legata ad una profezia che ha vaticinato, con la scomparsa del melograno, la fine della .

Un commento su “Storia di un melograno…”

  1. Molto bella questa leggenda qualunque sia la provenienza del melograno.Il palazzo e le sue opere d’arte sono noti perché sorge in pieno centro e si passa di li’frequentemente.

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