“Il Professore e i suoi alunni”…

Il professor Giuseppe insegnava lettere in alcuni istituti di , antifascista convinto, aiutò molti a nascondersi ed a fuggire dagli squadristi per impedirne la deportazione. Sospettato dal Regime, per timore di ritorsioni, nel ‘42 fece trasferire la sua famiglia nelle campagne dell'astigiano dove aveva acquistato un piccolo casale “la cascina dell'orto”. Nel '44 una mattina due si presentarono all'istituto del quale era preside chiedendogli se, fra gli alunni della scuola, ve ne fossero di ebrei.

De André fu molto cortese e rispose loro che avrebbe verificato in segreteria e, qualora ve ne fossero stati, si sarebbe premurato di farglielo sapere. Non appena le due abbandonarono l'istituto, il professore si precipitò in tutte le classi, radunò gli alunni ebrei e li aiutò a fuggire e a cercare rifugio nelle campagne circostanti.
Trascorsi due giorni i fascisti, probabilmente informati da qualche delatore, tornarono a scuola per arrestarlo, ma Giuseppe con uno stratagemma riuscì a scappare dall'uscita posteriore, raggiunse Revignano d'Asti dove si era già trasferito il resto della sua famiglia e si nascose per intere settimane nelle cantine di un cascinale adiacente a quello di proprietà della famiglia.

Dopo la la famiglia De André fece ritorno finalmente a Genova dove il professore ricoprì, prima di divenirne Vicesindaco, diversi incarichi pubblici e politici.

In Copertina:Fabrizio De André con i genitori e il fratello Mauro a Iglesias durante le feste di Natale del 1955.

Un commento su ““Il Professore e i suoi alunni”…”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.