… Quando Genova anticipava Tokyo…

Quando sopra l’odierna Corso Aurelio Saffi sferragliava, all’altezza di quattro metri da terra, l’avveniristico treno monorotaia chiamato Telfer (dal nome dell’azienda che l’aveva ideato).

Venne inaugurato in occasione dell’Esposizione Internazionale di Igiene della Marina e delle Colonie del 1914… quando dall’attuale Piazza della Vittoria si snodava il percorso di circa 2 km. che attraversava la Strega, la batteria della Stella e la Cava, fino al Molo Giano. Durata del percorso circa 9 minuti… quando i Giapponesi, a costruire tali prodigi, non ci avevano nemmeno ancora pensato.

5 pensieri riguardo “… Quando Genova anticipava Tokyo…”

  1. Com’è affascinante la nostra Genova: la sua storia ci riserva sempre sorprese( almeno per me : non sapevo dell’esistenza della monorotaia….davvvero avveniristica….se poi si considera il carattere dei genovesi…..ma questo è un luogo comune…..è un’altra storia…..). E poi la scoperta della funivia da Piazza della Vittoria alla collina…..
    Grazie per le informazioni e la condivisione.

  2. Credo che Genova abbia sempre avuto dei primati perche’ ha spre raccolto le sfide del nuovo seppure in
    Modo meno appariscente di altre metropoli.

  3. Purtroppo viviamo in un momento in cui in Italia sembra di essere in un mondo a parte, tutti ecologisti ,tutti green, tutti ” bloccati”mentalmente ,in balia di stupide pastoie burocratiche di leggi senza senso fatte per ragranellare manciate di voti per questo o quello schieramento politico senza accorgerci che siamo stati sorpassato da tutto il mondo(la centrale idroelettrica di Tirano agli inizi del secolo 1900 era considerata alla avanguardia in europa)abbiamo in testa le macchine elettriche a batteria e non siamo in grado di produrre energia elettrica con nulla solare ridotti i guadagni di vendita dell sul plus di corrente , eolico deturpa il paesaggio,nucleare è inquinante ,non per Francia e Svizzera con cui confiniamo e da cui importiamo energia, idroelettrico potrebbe cadere la diga, tipo vajont,siamo completamente fermi e guardiamo il mondo che corre subendo e tutte le conseguenze in negativo

    1. La diga del Vaiont non è caduta, è stata riempita da una frana annunciata da tempo, anche sulla stampa, ma ignorata perché la diga era in vendita all’ Enel. I proprietari non volevano che l’ affare andasse a monte e hanno nascosto la cosa per ovvie questioni di lucro. Esempio di correttezza italica. Responsabili circa nessuno. Ottimo progetto, la diga è ancora intatta. Forse non hanno controllato bene la geologia del luogo.

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